Estate 1959. La voce di un adulto rievoca quei giorni, a quel tempo lui era solo un bambino del sud che non conosceva nulla. Il ricordo di quella estate è ancora vivo nella sua memoria: è stata lultima che ha trascorso con il fratello Rosario prima che partisse per il nord. Dopo a tenere uniti i due fratelli sono le lettere che Rosario manda da Milano dove si è trasferito. Racconta della nuova vita, della libertà conquistata, degli amici, scrive di un mondo magico e fatato dove ognuno ottiene ciò che desidera. Milano appare come il paese dei balocchi, una specie di terra promessa. Ma sono quelle stesse lettere a mettere in allarme la famiglia: Rosario è cambiato, ha perfino dimenticato la promessa di matrimonio fatta a Rosalba, la ragazza del paese che lo ama e lo aspetta. Bisogna fare qualcosa e la famiglia parte per riportare il figlio a casa. Un lungo viaggio che li porterà ad attraversare lItalia e scoprire un paese che sta cambiando trascinato dal boom economico. Il viaggio si trasforma in una specie di sogno scandito dalle meraviglie di Napoli e Roma, le Olimpiadi, La dolce vita di Fellini, la Rimini degli amori estivi. Ma la meta finale resta sempre lincontro con Rosario che non si fa mai trovare. A Milano di lui non cè traccia. E nella capitale del miracolo economico, scoprono la verità: Rosario fa loperaio, lavora al traforo del Monte Bianco ed è un emigrato come tanti altri. Le sue lettere erano false, le aveva scritte al fratello più piccolo per nascondergli la durezza della vita quotidiana ed il dramma dellemigrazione. Ma quelle bugie hanno permesso al protagonista di vivere lanno più bello della sua vita, facendogli capire che le persone hanno il diritto di poter credere ai propri sogni....